Gelsi, il bianco e il nero sono i colori della salute

Non solo dolcezza: le diverse varietà dei frutti e le altre componenti dei gelsi posso essere utilizzati, al naturale o in semplici preparazioni casalinghe, per rinforzare il nostro organismo
Black mulberry in the green plate closeup
Black mulberry in the green plate close-upAntonius_

Dalla diffusione nei secoli remoti in Cina, dove erano impiegati anche nella pratica della bachicoltura, e in Asia minore, fino alle nostre tavole dove sono stati recentemente riscoperti. È stato lungo, nel tempo e nello spazio, il viaggio dei gelsi e dei loro frutti, utilizzati (soprattutto nella loro variante nera) per la preparazione di conserve e ricette dal sapore dolce e irresistibile. Ma questa specie, appartenente alla famiglia delle Moracee, è anche una miniera di benefici per l'organismo derivanti dalle more che producono e dalle altre componenti della pianta. Le tipologie più diffuse del gelso sono la bianca e la nera, con le rispettive piante che hanno caratteristiche parzialmente diverse e frutti (le “more di gelso”) rispettivamente di un colore tendente al bianco e al nero-violaceo. Meno comune alle latitudini italiane è il gelso rosso, più presente nel continente nordamericano.

Gelsi bianchi e neri: le proprietà

A rendere i gelsi un toccasana per la salute sono le loro componenti fondamentali: le more di queste piante hanno infatti un limitato apporto calorico e un importante contenuto di ferro, oltre a significative quantità di manganese, potassio e magnesio e vitamine C, B e K. Inoltre sono ricche di sostanze antiossidanti come antocianine, flavonoidi e resvetarolo (quest'ultima in particolare nella varietà nera) che assicurano benefici anti-invecchiamento e anti-tumorali  e aiutano a proteggere il cuore. Le more del gelso bianco sono meno appetitose di quelle della varietà nera, dolci e succose, e perciò sono meno utilizzate per il consumo al naturale. Hanno però qualità lassative, antibatteriche e depurative che possono essere sfruttate ad esempio usandole per preparare uno sciroppo che si trasforma anche in un ottimo collutorio in grado di contrastare carie e altre patologie delle gengive e del cavo orale.

Radici, foglie e frutti

Ma del gelso, che può raggiungere anche altezze ragguardevoli fino a 15-20 metri, si sfrutta davvero ogni parte. Si comincia dalle foglie, con le quali confezionare un infuso dall'effetto diuretico e utile per tenere sotto controllo il livello degli zuccheri nel sangue: basta sminuzzarne una manciata e lasciarle in infusione in mezzo litro d'acqua consumando la bevanda ottenuta prima dei pasti. E la parte verde di queste piante, dopo essere stata bollita in acqua, può essere sfruttata anche per degli impacchi adatti a lenire le irritazioni cutanee. Le radici e la corteccia dei gelsi, invece, anch'esse fatte bollire in acqua per una mezz'oretta, possono essere la base di un decotto con funzione antinfiammatoria e per regolare l'attività intestinale. Insomma, dalla tavola alla cura del corpo e della salute, il gelso è la pianta giusta!