PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE






Nomenclatura binomiale
Tropheus duboisi 'Maswa'
Nome comune
Pesce trofeo di Duboisi varietà Maswa
Maswa white-spotted cichlid,
Dimensione
Massima in natura 12 cm
In acquario 5 / 8 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 22° / 26° C
Durezza: 10° / 25° dGh
PH: 7,5 / 8,5
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; in origine proviene dall'Africa centrale: è endemico nella parte settentrionale del Lago Tanganica, nel delta del Río Malagarazi ed a Cabo Kaboo in Tanzania; per la sua bellezza è molto richiesto ed allevato per acquariologia, sia dagli specialisti che da semplici appassionati.
Pesce dalla forma ovoidale, molto robusta, tozza anteriormente ed allungata posteriormente; compresso lateralmente sopratutto nella parte posteriore; il dorso è leggermente inarcato mentre il ventre è quasi piatto; la testa è grande, con la fronte decisamente camusa; gli occhi sono relativamente grandi; davanti agli occhi vi è una coppia di marici a fossetta, con funzione olfattiva; la bocca, grande e con le labbra particolarmente carnose, è in posizione sub-terminale, cosicchè la fronte assume un curioso aspetto spiovente, a testa di ariete; all'interno della cavità orale i denti, a scalpello, sono disposti in alcune file sulla zona anteriore di ogni arcata, inoltre all'interno sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di robuste escrescenze osse , atte a triturare ulteriormente il cibo; l'opercolo branchiale è provvisto di un ampio pre-opercolo articolato; la linea laterale è divisa in due parti, quella anteriore forma un piccolo arco verso il dorso mentre quella posteriore è dritta; il peduncolo caudale è stretto e lungo, ben distinto dal resto del corpo.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale, è sostenuta da 20 / 22 spine rigide, parzialmente separate le une dalle altre, e da 5 o 6 raggi molli, ramificati all'estremità; ha un aspetto seghettato, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lobo posteriore dall'apice, rialzato ed appuntito, che si prolunga in un piccolo filamento; la pinna caudale, dalla larga forma a delta, ha il margine distale leggermente concavo e gli apici appuntiti; la pinna anale, di forma trapezoidale e sostenuta da 5 spine rigide e da 4 / 6 raggi molli, si estende dall'ano al peduncolo caudale e termina con un lungo lobo posteriore dall'apice appuntito; le pinne ventrali, poste in posizione giugulare, sono di forma triangolare, con le prime 2 spine rigide molto lunghe e falciformi; le pinne pettorali, poste al di sotto della linea mediana, sono di forma trapezoidale e molto ampie.
In questa specie esistono notevoli differenze tra la livrea degli esemplari giovani e quella degli adulti mentre non vi sono sensibili differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; inoltre sono state descritte almente 4 varietà locali chiamate Maswa, Karilani Island, Bemba e Kigoma.
Gli esemplari giovani, sino ad una lunghezza di circa 4 o 5 centimetri, sono di un color nero profondo, uniforme, con leggeri riflessi azzurrini; il fianco è costellato da numerosi, piccoli puntini bianchi, dalla forma stellata; al centro della pinna anale, lungo l'inserzione, è presente una macchia irregolare di color azzurro cobalto.
Gli esemplari adulti della varietà Maswa presentano una livrea di un color grigio antracite o un marrone scuro sul quale il bordo delle squame, di color nero, disegna una fitta rete; appare inoltre un'unica larga banda trasversale, di color giallo, posta ad un terzo circa della lunghezza e che arriva sino al ventre; la testa e le pinne presentano intense sfumature di color azzurro cobalto o indaco.
Pesce robusto ma territoriale ed abbastanza aggressivo; conviene allevarlo in gruppi, in un grosso acquario di comunità, con pesci altrettanto robusti, oppure in piccolo harem, composta da un maschio e qualche femmina, in un acquario dedicato; necessita di una vasca di grande capacità, con poche piante robuste ma molti legni e rocce disposte in modo da creare anfratti e nascondigli.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Per ottimizzare l'ambiente si possono utilizzare gli appositi Integratori Salini per i Ciclidi del Lago Tanganica che si trovano normalmente in commercio.
In natura è prettamente erbivoro; si nutre dello strato di alghe patinose che si forma sulle rocce e degli invertebrati, piccoli crostacei, larve di insetti, anellidi oligocheti, rotiferi e protozoi, che vi vivono in mezzo, il cosidetto Aufwuchs; in acquario deve essere alimentato con mangimi vegetali: mangime secco in scaglie o microgranuli, le apposite sfoglie di Alghe Marine Liofilizzate, vegetali freschi come foglie di lattuga, spinaci appena scottati, rotelle di banana o di zucchina; se viene somministrato un mangime che contiene troppe proteine potrebbe soffrire di irritazioni dell'apparato digerente, la cosidetta "malattia dei Tropheus".
La riproduzione è possibile anche in un acquario di comunità ma è meglio predisporre un acquario solo per la riproduzione; il maschio si distingue dalla femmina per il comportamento più aggressivo e territoriale e per la colorazione meno intensa; è comunque sempre meglio far formare una coppia affiatata entro un gruppo di cinque, sei giovani individui.
I Tropheus duboisi sono pesci che che si riproducono in maniera molto particolare in quanto la femmina, dopo la deposizione che avviene liberamente nell'acqua, prende in bocca le uova prima che cadano sul fondo; quando tutte le uova sono state espulse e prese in bocca il maschio le feconda spruzzando direttamente lo sperma nella bocca della femmina; dopo la fecondazione la femmina tiene le uova nella cavità orale, per tutto il tempo necessario alla schiusa delle medesime, circa tre o quattro giorni, ed al riassorbimento del sacco vitellino da parte degli avannotti, per un periodo che può variara dai quindici ai ventidue giorni.
Anche successivamente, quando i piccoli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente nell'acqua, li accudisce amorevolmente insegnandogli a brucare le alghe e riprendendoli in bocca per la notte o in caso di pericolo; i piccoli avannotti, in genere, non sono disturbati dagli adulti e possono essere allevati nel gruppo dei genitori; durante questo periodo gli avannotti possono essere nutriti con naupli di artemia salina o con gli appositi mangimi secchi in polvere.
Specie relativamente facile da allevare, sarebbe indicata per un neofita se non fosse che necessita di grandi vasche.

Tropheus Duboisi
Varietà Bemba

Tropheus Duboisi
Varietà Karilani Island

Tropheus Duboisi
Varietà Kigoma

Tropheus Moorii
Varietà Ikola

Tropheus Moorii
Varietà Kasanga

Tropheus Moorii
Varietà Murago
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale