Gelso: proprietà, benefici e controindicazioni

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Pianta originaria dell’Asia, il gelso fa parte della famiglia delle Moraceae, che annovera anche il fico e l’albero del pane, oltre che le specie “ospitanti” il baco da seta come la Maclura e lo stesso Morus alba.

Sappiamo da fonti testimoniali che il gelso era presente, già in antichità, in Asia e in Corea del Sud, mentre la sua importazione in Europa avvenne soltanto durante l’epoca espansionistica del Vecchio Continente, dunque tra XV e XVI secolo.

Grazie ad alcune similitudini climatiche, trovò maggiore attecchimento in Italia e in Spagna, benché non abbia mai goduto della stessa molteplicità di usi che lo caratterizzava nella medicina tradizionale cinese.

Ora che l’estate è finalmente arrivata, e gli alberi di gelso sono in fiore, è possibile avere a disposizione le bacche (molto simili, peraltro, alle more) che si caratterizzano per il loro colore generalmente candido, ma variabile anche verso i toni scuri del rosso e del nero.

Proprietà nutrizionali

100 grammi di gelso bianco apportano all’organismo 43 calorie, un quantitativo in media con gli altri frutti di bosco.

Le bacche contengono ottime quantità di vitamina C, beta-caroteni, acidi malico e citrico e resveratrolo, ma alto è soprattutto l’apporto di ferro, con 185 milligrammi, un livello di gran lunga superiore rispetto alla maggior parte dei frutti coltivati nel nostro paese.

Buoni anche i livelli di zinco, potassio, calcio e magnesio, che contribuiscono in vari modi ad apportare effetti benefici per l’organismo.

Benefici

Uno dei benefici più importanti del gelso bianco è dato dalla presenza di resveratrolo: questo componente, infatti, agisce da regolatore cellulare e coadiuvante della funzionalità cardiovascolare, ed è dunque un alleato fondamentale per combattere l’insorgenza del cancro e di malattie al cuore.

Le vitamine e i Sali minerali contribuiscono a migliorare l’aspetto della pelle (in particolare Vitamina C e beta-carotene), oltre che a regolare i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue e prevenire gli effetti del diabete.

Il gelso, addirittura, è indicato anche nei soggetti con rischio di alopecia, nel trattamento delle sintomatologie influenzali e degli episodi diarroici, nelle emicranie e nelle vertigini.

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Effetti collaterali e controindicazioni

Il gelso bianco e le more di gelso in generale non presentano effetti collaterali degni di nota.

Un loro consumo eccessivo potrebbe però favorire eccessivamente il transito intestinale e avere un effetto lassativo abbastanza importante.

Stagionalità

Il gelso è una pianta dal ciclo biologico prettamente estivo. La maturazione avviene infatti in primavera, mentre i frutti si raccolgono generalmente tra giugno e luglio.

Gli alberi di gelso raggiungono dimensioni piuttosto importanti, fino a 30 metri d’altezza, e la loro presenza in spazi aperti è facilmente riconoscibile grazie all’ampio fogliame, che prende vita proprio nella stagione primaverile.

Varietà

Il gelso si divide in due grandi varietà: gelso bianco e gelso nero, ciascuna con caratteristiche diverse.

  • Il gelso bianco, come già detto, è un albero di origine asiatica. I suoi frutti sono bitorzoluti e allungati, di colore bianco-rosaceo, e la coltivazione della pianta avviene sia per ragioni alimentari che nella bachicoltura, ovvero l’allevamento dei bachi da seta.
  • Il gelso nero, o moro che dir si voglia, è di origine tipicamente mediterranea. Non è da confondersi con la mora propriamente detta (Rubusulmifolius), benché appartengano alla stessa famiglia botanica.

Esiste poi anche il gelso rosso (Morus rubra), la cui diffusione è limitata all’America centro-meridionale, con una presenza ridottissima tra Stati Uniti d’America.

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