Lua è una bambina speciale, soffre della Sindrome di Rett, ma con gli occhi racconta un mondo meraviglioso che vive dentro di sé. Affrontare la quarantena in questo...
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Ma andiamo per ordine: Agnese in tempi «normali» deve recarsi spesso a Siena nella sezione di neuropsichiatria infantile del «Le Scotte», ma dal 15 marzo con Sala Consilina diventata zona rossa per decreto regionale e comunque con il pericolo del contagio, ciò è impossibile da fare. Il farmaco che quotidianamente deve essere somministrato a Lua, il Sarizotan, deve arrivare con un corriere da Siena. Ma i corrieri non vogliono o non possono andare nelle zone rosse a causa del Coronavirus. «Mi sento sola - denuncia Agnese - ma per fortuna poi arrivano persone dal cuore d’oro che mi aiutano». Come Elena e come la protezione civile di Teggiano che porterà, proprio da Teggiano, in zona non rossa, il farmaco che arriverà da Siena. Certo se per aiutare una bambina a sopravvivere si deve anche pensare agli escamotage, diventa tutto più drammatico. Lua ha bisogno di questo farmaco e a volte ha delle crisi. Ma senza la possibilità di avere interventi immediati occorre ingegnarsi. E qui entra in campo la tecnologia: le videochiamate in questa fase servono anche per un supporto medico. E da Siena i medici De Felice, Leoncini e Boasiako in videochiamata hanno aiutato Agnese e Lua. Chiamano spesso per informarsi sulle condizioni della bambina, «e rispondono sempre alle nostre telefonate, sono angeli in camice bianco». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino