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27 giugno 2017 - 23:00

Inter, la promessa di Sabatini: «Non vi preoccupate, farà grandi cose»

di Guido De Carolis

Una promessa non necessita di tante parole. «Non ci sono ancora cose importanti, ma ci saranno. L’Inter sta lavorando, in silenzio e anche bene. Non vi preoccupate». La rassicurazione arriva da Walter Sabatini, coordinatore delle attività sportive di Suning, e riaccende le speranze nerazzurre.

Scelto un mese fa Luciano Spalletti, l’Inter ha poi dovuto badare più a vendere che a comprare per far quadrare il bilancio e non finire (di nuovo) nella tagliola del fair play finanziario Uefa. Da luglio però si parte, per ristrutturare con almeno sette-otto giocatori la squadra. Definiti gli acquisti del 22enne difensore slovacco Skriniar dalla Samp e del 32enne centrocampista della Fiorentina Borja Valero (entrambi saranno ufficializzati a luglio), ceduti Banega al Siviglia e Caprari alla Samp, si tenterà di trattenere Ivan Perisic. Il croato è nel mirino del Manchester United di Mourinho, l’Inter ha rifiutato l’offerta di appena 28 milioni e gli ha proposto un prolungamento del contratto e un ritocco dell’ingaggio. L’esterno è uno di quei giocatori che Spalletti non vorrebbe perdere, per costruire anche su di lui la nuova Inter, decisa però a cambiare parecchio dentro e fuori dal campo.

Fiducia e certezze le sta cercando di trasmettere anche il patron Jindong Zhang, collegato martedì da Nanchino per il cda del club che ha approvato il budget per la prossima stagione e confermato una nuova partnership commerciale per sfruttare il marchio Inter in Cina e far entrare così in cassa 20 milioni. Questioni finanziarie sì, ma strettamente legate al campo. L’Inter non è ancora libera dal giogo del financial fair play (mancano ancora più di una decina di milioni per riuscire a centrarlo), però è pronta a investire sul mercato una cifra importante che oscilla tra i 150 e i 200 milioni. La stagione scorsa ne furono spesi circa 140, e neppure quest’anno Suning si tirerà indietro. L’obiettivo non è solo qualificarsi in Champions League, ma gettare le basi per tornare allo scudetto il prima possibile.

Il centrocampo resta il punto nevralgico. L’idea di sfilare alla Roma il belga Nainggolan non è stata scartata, ma deve essere il centrocampista a dover chiedere la cessione e il club giallorosso non ha intenzione di lasciarlo partire per meno di 60 milioni.

Esattamente un anno fa Suning ufficializzava l’acquisto dell’Inter, ora vuole regalarsi un colpo lì in mezzo. Si cerca un grande nome da offrire al tecnico e alla piazza, quel che è mancato in questi anni, quel che non sono stati i vari Gabigol e Joao Mario, più imposti dai procuratori che realmente voluti. Con il nuovo corso l’Inter è determinata a uscire da un cortocircuito provocato dagli agenti, costato tanto, in termini sportivi ed economici. Anche per questo si farà più chiarezza all’interno del club, con Steven Zhang prossimo presidente per il dopo Thohir.

Alte sono le attese e le speranze riposte nella coppia Sabatini-Spalletti, scopritore di talenti il primo, valorizzatore l’altro, che avrà nel suo staff anche l’ex allenatore dell’Empoli Giovanni Martusciello. Spalletti sa essere maestro paziente e intransigente sergente, ferreo nel tenere uno spogliatoio con molti capi e nessun leader. È la nuova Inter.

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